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"Gira la cote,gira"... Riflessioni di un ciclo

Una serie di avvisi, parole che suonano minaccia come il Coro della Turandot, come una cote che debba servire l'uomo dabbene nel cammino verso i tempi del ferro e della scure, della solitudine e dell'infamia...

 

Perché, parlandoci chiaro il ciclo di questi due anni si è concluso ormai, da quel 9 marzo 2020 in cui siamo stati sequestrati dalla peggiore classe politica che l'Italia potesse mai avere. Gente tale da farci rimpiangere "Ali Babà"-Craxi-dei-Quaranta-Ladroni, e le monetine scagliate fuori dall'Hotel Raphael in Roma. Un, vicino pure in calendario, 30 aprile del 1993 da cui il  paese non è uscito assolutamente migliore, anzi. Come ho ben detto, Craxi attualmente è perfettamente rimpiangibile e non so cosa pagherei io stesso per avere al potere semplicemente un ladro o un delinquente corrotto.

 

Invece di questi.

 

E invece ci teniamo Draghi & C.

Con la loro "pandemia", i loro progetti di credito sociale cinese, il loro sudicio sfruttamento in rancida e bluastra salsa da austerità europea, una guerra suicida contro la Russia, il loro sistema di avvilimento e sottomissione che ci fa semplicemente chiedere dove siano finiti tutti quelli che avevano il  coraggio di bersagliare un Craxi per delle "semplici" ruberie.

Una classe politica, quella, che aveva certo vilipeso sia pure indirettamente il valore fondante della Repubblica, dimostrando il vecchio adagio per chi lavora onestamente non diventa certamente ricco, ma non era mai arrivata a calpestare impunemente con un ricatto che non riusciamo a distinguere affatto da quelli del peggior guappo o estorsore camorrista, l'Articolo I Cost. in ambedue i commi, o proposizioni con il 3 e 4  36 e 38!

 

Dopo, sia necessario apprendere,  dopo aver attaccato e gravemente leso e reso inoperativi, con efficacia confermata dalla imbesuita passività del popolaccio, gli Artt. 13, 14, 17, 21, 23, 25, 31, 32 (la sola comunicazione pubblica agita da esponenti istituzionali già da sola avrebbe palesemente violato nei termini e nei modi "il rispetto della persona umana", figuratevi una campagna di sperimentazione forzosa di massa...), 33, 34, 35, 41, 42, 45, 46, 48 (per giunta nei confronti di parlamentari in sede di elezionePdR, altro che "normali" elettori che comunque dal marzo 2018 si vedono governare per decreto da esecutivi non rappresentativi... certo con l'attuale imbesuita connivenza dell'ultimo Parlamento...) e 54 cui ha mancato in virtù  di quanto detto sinora, l'intero corpo politico e decisionale.

 

Questo per limitarci alla sola Parte I Cost. Una Costituzione più pugnalata di Cesare in Senato, per mano di chi doveva proteggerla e renderla operante non solo nella lettera, come prescritto dalla Costituzione medesima.

 

Ora comunque con la guerra calpestano allegramente gli articoli 11 e 9  nella parte neonata della sedicente "tutela ambientale".

Ecco che in tempi di tanta demolizione sociale e politica abbiamo appreso lezioni importantissime e irrinunciabili per proteggere la nostra libertà e dignità.

 

In primo luogo, nelle famiglie "allargate", nel lavoro e nel mondo delle relazioni sociali abbiamo scoperto di essere soli e di poter contare al 100% solo sul proprio partner.

 

In secondo luogo abbiamo maturato una sacrosanta sfiducia nella funzione pubblica di medici e sanitari. La fiducia nella politica, comprovatamente, era morta da tempo con certa legittimità.

 

In terzo luogo abbiamo compreso che ogni precedente forma associativa, di assistenza, di protezione e tutela, specialmente se pubblicamente agita e costituita sia stabile e efficace come una collina di fango in un tifone tropicale.

 

Abbiamo compreso che siamo soli e solo a noi spetta affilare le armi spirituali e materiali previste a nostra legittima difesa.

 

Mica poco... Seguiranno qui di seguito altri aforismi e interventi  essenziali.

 

#giralacote