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Overseas

Chi e quale voce ho ascoltato e vi propongo stasera?

Da dove viene?

 

Overseas.

Al di là del mare, oltreoceano. È la risposta. La voce che stasera vi invito a ascoltare e commentare con me viene dagli Stati Uniti, è quella di Andrew Torba, CEO, ossia Chair Executive Officer, l'Amministratore Delegato di Gab, un social indipendente dal mainstream delle BigTech.

 

Torba è un fondamentalista e editorialista cristiano e certo vi stupirete della sua comparsa nella mia personale bacheca di blogger. Confesso che il suo orientamento religioso e persino, probabilmente, la sua attitudine e morale siano praticamente antipodici alla mia, eppure ho sempre pensato, quale possessore di un cervello ragionante, pensante e spero obiettivo o perlomeno abituato anche all'insolito e al non familiare, che delle buone idee restino buone idee e che talvolta siano così buone da farci mettere fra parentesi, fintanto che le ascoltiamo e le apprezziamo, chi ne è latore. Per questo motivo, considerato il frangente politico e sociale in cui stiamo vivendo, credo che quanto ha detto Torba in una lettera circolare agli utenti di GAB, datata al giorno odierno (10 setttembre 2021) sia rilevante per tutti noi.

 

Per me lo è. Per questo vi propongo alcuni passi centrali del suo intervento, quelli che personalmente ritengo utili per me, per voi, e degni di essere messi in pratica con pazienza, perseveranza e metodo nei giorni che verranno.

 

Il suo messaggio si intitola "Costruire una società parallela".

 

 

Torba esordisce con dei consigli molto pratici, concreti e immediati, cosa che ci piace molto, già in partenza. Consigli che potrebbero essere compresi da dei bambini e persino messi da costoro immediatamente in atto. Altra carateristica secondo me del "buon pensare e agire".

 

Torba sostiene:

«Dobbiamo fare tutto quello che possiamo a partire da ora per proteggere pacificamente la nostra libertà costruendo una società parallela», o aggiungo io, alternativa.

E prosegue: «È fonte di perplessità per me constatare quanto le persone non riconoscano l'urgenza della situazione in cui ci troviamo. Abbiamo perso così tanto negli ultimi 18 mesi e non lo riavremo certo indietro a meno che non si prenda in questo stesso istante una ferma posizione. Ciò significa metterci di mezzo il lavoro, potreste trovarvi costretti a trovarvene uno nuovo. Potreste trovarvi costretti a trasferirvi. Potreste trovarvi costretti a togliere i vostri figli da scuola. Dovreste trovarvi a cercare un nuovo medico, una nuova chiesa, un nuovo ...tutto!»

 

Che genere di cambiamento intende Torba?

Egli propone a noi di costruire una nuova realtà sociale, una società differente e autonoma, alternativa e parallela a quella nota agli abitanti delle "democrazie" liberali postmoderne e tecnocratiche, quella in cui essi vivono e quella che corrisponde ai desideri del sistema liberista, postmoderno, e sedicente "democratico", che di democratico si rivela avere sempre meno.

 

Torba si chiede «Che cosa comporti questa società parallela?»

 

E ne elenca le caratteristiche (il grassetto è mio):

«È qualcosa che somigli al fare homeschooling ai figli, a spegnere la TV, a cancellare il tuo account Facebook, a leggere la Bibbia, a passare più tempo coi tuoi bambini, a trasferirsi in una zona migliore vicino a persone che condividono i tuoi valori, a essere coinvolto e impegnato nel locale anziché nella politica nazionale, a trovare una chiesa che non sia "woke" [NdR Corrente di pensiero assimilabile all'attuale marxismo culturale e liberal di importazione statunitense], a sostenere negozianti e imprese che condividano i tuoi valori, a consumare contenuti prodotti da persone che condividono i tuoi valori e rimuovere radicalmente fino all'ultimo residuo ogni corrosivo sistema di paura e controllo della società "globomosessuale" dalla tua vita. Non sarà facile, niente che valga la pena lo è, ma può essere fatto e lo si sta facendo da così tante persone nella tua esatta condizione.»

 

Spero che il grassetto faccia capire quanto accolgo del Torba-consiglio e quanto non mi interessa. Segnatamente non mi interessa la questione sulla libera scelta del partner fra adulti consenzienti, cosa che reputo libera e legittima da parte di ciascuno; ma mi preoccupa eccome l'oppressione globalista e omologante, questo sì.

Chiaramente Torba ha i suoi valori e le sue idee, che non giudico e non commento ora, così come ha già in abbondanza i suoi nemici e io non aggiungerei nulla di valido né a sua difesa, né tantomeno a sua accusa.

 

Vi devo avvisare per correttezza che però, da venti anni a questa parte, più guardo i suoi nemici, più considero quanto nei fatti difendano la libertà di espressione, di pensiero e di condotta pacifica altrui (soprattutto quando quell'altrui corrisonde a coloro che contestano e a idee che loro non sono gradite!), più vedo come si comportano in tale mostruosa incoerenza tra le idee che vogliono imporre al prossimo e la loro reale azione, che la simpatia che ho per Torba aumenta anziché scemare e mi fa avere un occhio assai meno severo anche sulle specifiche idee che egli esprime e che naturalmente non condivido e che mai comunque applicherei nella "mia" idea di società parallela o alternativa.

 

E trovo che almeno quelli che segno in grassetto siano ottimi consigli. Una strada e un metodo che dovremmo tutti mettere in pratica.

 

Torba conclude dicendo che per lui «La libertà vale tutto.» A partire dal culto, per cominciare a «non essere obbligato a iniettarsi nel corpo qualcosa di indesiderato.», o anche considerando «La libertà per i miei figli di apprendere senza avere una insana e disgustosa mascherina sulle loro facce per otto ore al giorno mentre gli si dice che sono cattivi a causa del colore della loro pelle, e financo «la libertà di avere una opinione politica su internet senza essere bannato dalle banche e dai social networks» cosa che però reputo in parziale contraddizione col rifiuto a stare su un social che demolisca e irrida la propria coscienza. Anche se credo che ci si debba battere per una rete in cui le persone siano realmente libere di dire quanto pensano senza se e senza ma.

 

Molto importante quanto Torba afferma:

«Se queste libertà sono importanti per te, faresti meglio a agire, perché nessuno verrà a salvarti. Non i politici. Non i Presidenti. Solo Gesù Cristo salva e Dio aiuta coloro che si aiutano».

 

E cita la Bibbia in Proverbi 12:24

«La mano operosa ottiene il comando, quella pigra sarà per il lavoro forzato.»

 

Dal nostro punto di vista, siamo convinti che il Mondo e la Natura, gli déi comunque li consideriate, aiutino chi mostra uno spirito indomito e autoassertivo e che l'autoassertività sia il segno dell'aristos, del nobile e superiore.

 

Torba conclude:

«Siamo messi di fronte a una scelta mentre partecipiamo a uno dei più radicali scontri per il potere esercitati dalle èlite globaliste nella storia dell'Umanità. Possiamo tacere, metterci la mascherina, assumere le quattro dosi e più di vaccino, e ESSERE TRATTATI COME BESTIAME, o possiamo agire pacificamente uscendo dall'intero sistema e forgiando la nostra propria strada in una economia parallela, un'Internet parallela e una società parallela.»

 

Siamo su questo assolutamente o quasi d'accordo con questa voce al di là dell'Oceano.

Si tratta solo di agire.