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Stazioni

Chi viaggia in questi giorni può toccare con mano l'evidente differenza fra due modi eclatanti e in gran parte persino antitetici di intendere l'architettura come arte (o tecnica) al servizio della civiltà e dell'Uomo.

 

Questi due esempi, se non paradigmi, sono le stazioni di Bologna Centrale e di Roma Termini. Ebbene, anche dopo ogni intervento o rifacimento, - con tutti i suoi difetti - Roma non è impedita nel rendere il servizio dovuto a chi deve servirsi di essa e della sua funzione principale; con tutti i suoi pregi - Bologna non riesce a rendere tale servizio sul piano funzionale, se non nella sua più antica porzione.

 

L'area riservata a Bologna all'imbarco sui treni FrecciaRossa e FrecciaBianca e comunque all'Alta Velocità (Hall AV) è un luogo sotterraneo, bigio, catacombale senza la pietas delle necropoli, ma assai più simile a una bara atomica e priva del minimo sedile o appoggio per i passeggeri in imbarco o in arrivo. Un luogo sistematicamente ostile all'idea stessa di "viaggiatore".

 

A Roma Termini, fra i plinti rivestiti di marmo nero della stazione fascista, ci sono pochi posti per sedersi, ma ci sono. Un pugno. Oltre al sole, al cielo e alla vista aerea delle fiancate coi loggiati in travertino con le logge correnti, modellate dalla classicità.

 

Il primo spazio è tanto megalomane, mastodontico, quanto inumano. Il secondo sarà anche magniloquente e certo avaro di quella proporzione splendida dell'Umanesimo albertiano, ma conserva l'idea e la funzione di luogo per il passeggero nell'Urbs Humanitatis.

 

Il primo spazio è figlio della tecnologia, del mercato e di "utenza". Il secondo nasce dalla tecnica, dalla civiltà e dall'idea di "cittadino" in transito. Poiché semplicemente serve senza orpelli il conforto minimo sindacale al passeggero: aria, uno spazio coperto e un posto per sedersi. L'altro fallisce e spreca ben più spazio e materiale nel suo pessimo servizio.

 

Chiunque desideri costruire spazi e edifici per il bene comune, per la civiltà e la Storia può indagare oltre questi due esempi.